IR3MA
Avviso Pubblico di Pertinenza Avviso P.O. FESR 2014/2020 – Azione 1.1.5
Titolo progetto IR3MA parkinson cyclone in life (I: innovation, R3: rehabilitation - resonance - rtd fluxgate sensor, M: Multidisciplinary, A: Approach)
Linea Finanziaria: Azione 1.1.5 PO FESR Sicilia 2014-2020 “Sostegno all’avanzamento tecnologico delle imprese attraverso il finanziamento di linee pilota e azioni di validazione precoce dei prodotti e di dimostrazione su larga scala”
Inizio: 2020 Fine: 2022
Sito Specifico: Progetto IR3MA
Abstract
Negli ultimi anni, la vita media nei Paesi industrializzati è aumentata notevolmente, ma allo stesso tempo si è assistito ad un incremento delle patologie croniche tra le quali il Parkinson entra a pieno titolo.
La malattia di Parkinson, progressivamente disabilitante, procede con limitazioni motorie e non motorie tipiche, con impatto gravissimo sulla vita dei pazienti, e dei suoi familiari, così come un ciclone con il suo violento ed inarrestabile movimento, si abbatte sulle coste distruggendo tutto ciò che tocca. Il progetto “IR3MA parkinson cyclone in life” si propone di rispondere ai quesiti ancora irrisolti sul parkinson e, attraverso la sua potenzialità multidisciplinare, di arginare i danni che la catastrofica patologia neurodegenerativa determina.
Il valore delle tecniche standard di neuroimaging nella diagnosi e nel follow-up della Malattia di Parkinson (MdP) non è ancora chiaro, la risonanza magnetica standard non è sufficientemente sensibile per rilevare le alterazioni anatomiche e funzionali indotte dalla MdP, specialmente nelle fasi molto precoci e in casi dubbi. Infatti, in questi casi l’esito della risonanza magnetica (RM) può essere negativo lasciando così che la diagnosi venga basata solo sulla valutazione neurologica e sulla valutazione della risposta alla terapia. La RM strutturale può infatti non rilevare alterazioni di segnale su pazienti con Parkinson idiopatico, anche quelli sintomatici da molto tempo. Così la RM standard è essenzialmente utilizzata per distinguere sindromi parkinsoniane atipiche, escludendo cause secondarie quali le lesioni vascolari e, confermare l’assenza di specifiche caratteristiche di imaging tipiche dei parkinsonismi atipici (Schrag et al., 2000). Tuttavia, nuove tecniche di neuroimaging possono rendere possibile uno studio più specifico della progressione della degenerazione nigro-striatale.
In particolare, le tecniche di neuroimaging, come la spettroscopia RM, la risonanza di diffusione e la risonanza funzionale consentono una quantificazione del danno neuronale offrendo una migliore valutazione dell’attività cerebrale.
Uno dei principali vantaggi della RM ad alto campo è la sua elevata risoluzione spaziale che conseguente una maggiore e più accurata definizione anatomica. Inoltre, gli artefatti di suscettibilità magnetica indotti dai depositi di ferro appaiono più evidenti utilizzando campi magnetici superiori. Il seguente progetto mira all’identificazione delle metodiche di imaging più performanti nell’ottenere una diagnosi precoce della MdP e alla quantificazione del processo patologico della malattia, concentrandosi sull’utilizzo di tecniche avanzate di RM come MRS, DTI e fMRI. Inoltre partendo dalla consapevolezza che specifiche metodiche riabilitative (stimolazione sensoriale, strategie cognitive, esercizi al tapis roulant, visualizzazione motoria) hanno mostrato un’efficacia a breve termine per il trattamento di pazienti con malattia di Parkinson, ci preme sottolineare che non vi sono, ad oggi, sufficienti prove per poter indicare la superiorità di una metodica riabilitativa rispetto ad un’altra. Sulla base dei risultati raggiunti sono necessari studi adeguati per durata e numerosità del campione, al fine di valutare l’impiego di queste metodiche riabilitative sulle qualità di vita dei pazienti con MdP.
A fronte di una mole di studi scientifici prodotti, non esistono al momento tecniche riabilitative unanimemente accettate e raccomandate di comune accordo. La fisioterapia è fondamentale per il paziente affetto da MdP, ma non esistono finora linee guida con raccomandazioni elaborate sulla base di prove scientifiche.
È necessario che ogni specifica tecnica riabilitativa venga più frequentemente sottoposta a una procedura di standardizzazione e validazione in modo da favorirne la trasferibilità da un contesto di ricerca a uno di pratica clinica corrente.
Parallelamente alla conduzione di studi di maggiore qualità su specifiche tecniche riabilitative appare di fondamentale importanza la conduzione di un progetto con approccio multidisciplinare, così da rendere i trial più vicini alla vita quotidiana dei pazienti migliorando la validità esterna delle prove.
Così al fine di diffondere la cultura della medicina basata sulle prove, il paziente effettuerà una valutazione RM al termine del percorso riabilitativo, al fine di verificare l’utilità delle nuove metodiche di imaging anche nel monitoraggio terapeutico ed indirizzare, in maniera più mirata, la scelta del percorso terapeutico più adatto. A tal fine, è inoltre prevista la progettazione e la realizzazione di modelli e strumenti evoluti di data management, data processing e data mining in grado di effettuare lo storage, condivisione, e analisi di big data riferita alle informazioni acquisite durante l’iter diagnostico con la progettazione di un prototipo software specifico.
In ultimo è ormai noto che esiste una stretta correlazione tra l’accumulo di ferro nella regione dei gangli della base, a livelli significativamente superiori di quelli fisiologici, e la condizione patologica, con un conseguente aumento del livello di accumulo correlato allo stadio della malattia. Ad oggi la risonanza magnetica rappresenta il principale strumento diagnostico capace di rilevare anche microscopici depositi di emosiderina ed insieme a questa la Tomografia ad Emissione di Positroni (PET), in grado di determinare la presenza di alcune molecole d’interesse, ma l’invasività dell’esame, l’elevato costo di impianto e la complessità di esercizio limita l’utilizzo di questa metodica di imaging, inoltre non tutti i pazienti possono sottoporsi ad indagine RM a causa dei limiti di utilizzo di quest’ultima su pazienti con impiantati metallici, come protesi, clips vascolari, pace-maker...pertanto una metodica diagnostica a basso costo e di facile utilizzo potrebbe dunque essere di enorme utilità, sia a fini diagnostici che nel monitoraggio terapeutico. Il presente progetto permetterà dunque la realizzazione di un prototipo industriale di un sensore di campo magnetico per la detezione e la misura di metalli pesanti nei gangli della base di pazienti con morbo di Parkinson.
Parliamo quindi di “IR3MA parkinson cyclone in life”, ovvero I: innovation, R3: rehabilitation - resonance - rtd fluxgate sensor, M: Multidisciplinary , A: Approach.
Il progetto ha visti una concessione in via provvisoria della Regione Siciliana del contributo pari a Euro 2.969.590,92 , e per il solo partner Diagnostica per immagini s.r.l. pari a Euro 461.282,35
Per maggiori dettagli vedasi il sito ufficiale del PO FESR Sicilia 2014-2020 www.euroinfosicilia.it.
Partners
- Diagnostica per immagini s.r.l. (capofila di raggruppamento)
- Centro Clinico Diagnostico G.B. Morgagni S.r.l.
- WiSNAM S.r.l.
- Medilink S.r.l.
- Associazione J.F. Kennedy Centro Di Riabilitazione Onlus
- IRCCS Centro Neurolesi “Bonino Pulejo”
- Università degli Studi Di Catania